Missione compiuta (di Stefano Aluisini)

 

Sono passati oltre venticinque anni da quando partii sulle tracce dei miei maggiori scomparsi nel turbine della Grande Guerra. Venticinque anni di ricerche estenuanti che infine hanno portato al loro ritrovamento, sepolti ai piedi di quell'Altopiano dei Sette Comuni che difesero strenuamente sino alla morte. Da quell'indagine, grazie a tanti nuovi amici e sempre accompagnato dalla mia "mano invisibile", nacque in realtà un impegno prolungatosi per oltre due decenni e andato a concretizzarsi in un'infinità di iniziative: dalla pubblicazione di una dozzina di volumi in materia alla realizzazione di tre siti internet dedicati, dalla creazione di una particolare applicazione web per la navigazione su alcuni campi di battaglia in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università degli Studi di Brescia alle rassegne fotografiche effettuate in collaborazione con noti Musei o presso location istituzionali di grande impatto. Ciò senza contare l'accompagnamento storico sui campi di battaglia e presso i tanti luoghi della Memoria o gli interventi a favore delle Scuole, sia presso vari istituti scolastici che in ambiente, oltre alle importanti iniziative in ricordo del "Milite Ignoto" e al sostegno prestato alla nascita di nuove riviste sulla Grande Guerra o a progetti di restauro di monumenti dell'epoca. Tutto questo sempre senza alcun scopo di lucro ma al solo scopo di perpetuare la Memoria di quanti un secolo fa caddero senz'altro premio sperare che una Patria libera e più giusta. Siamo riusciti in questo nonostante due anni di pandemia, a dispetto della crisi economica e della recente guerra russo-ucraina che colpito pesantemente il settore editoriale con un aumento spropositato dei costi della carta e delle altre materie prime. Preso purtroppo atto che il decorso del tempo ha di gran lunga ridotto l'interesse e la passione per questi temi nell'opinione pubblica, ormai intrattenuta solo da qualche pubblicazione o trasmissione gestite con criteri di marketing, credo sia giusto considerare conclusa la mia "missione" personale. Sono stato immensamente fortunato nel portarla a termine nonostante due gravi problemi di salute ai quali sono scampato praticamente per miracolo. Non altrettanta fortuna invece hanno purtroppo avuto altri amici e amiche compagni di tante ricerche e di tante iniziative, scomparsi in questi ultimi due anni: Annamaria, Gianfranco, Alberto. Credo che il privilegio di aver vissuto il Centenario della Grande Guerra mi abbia dato il modo di chiudere un "cerchio della Memoria" onorando il compito lasciato alla nostra generazione, l'unica e l'ultima in grado di comprenderlo e di viverlo pienamente. Scrivo queste cose non senza stanchezza ma certo non lascerò mai completamente questa grandissima passione che sarà inevitabilmente parte di me sino all'ultimo dei miei giorni. Sento però il bisogno di considerare quanto fatto come un tesoro da custodire come meglio si potrà, incontrando ogni eventuale nuova occasione che verrà come un dono e un frutto inaspettato di tanta fatica passata. Quando io non sarò più, mi sopravviveranno solo i miei libri, donati a oltre settanta biblioteche di tutta Italia. I due siti internet rimasti si spegneranno automaticamente. Di me, sul web, e solo per chi le saprà trovare, oltre ad alcune tracce sui canali "You tube" resteranno soltanto queste poche pagine in ricordo di quanto un uomo semplice, fedele al suo codice d'onore personale e di ufficiale, e forse nato nel secolo sbagliato, ha fatto e dato in ricordo dei suoi maggiori e dei loro fratelli vittime del dovere in ogni tempo. Perché, come disse D'Annunzio, "io ho quel che ho donato".

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